Si chiamava Margherita Licata Zermani, la giovane donna di Sciacca di 41 anni, che è morta ieri sera al Sant’Elia di Caltanissetta dove un lungo ricovero. Ricoverata il 26 maggio scorso, la donna, che lascia il marito e due figli, è rimasta in coma tutto questo tempo ed è spirata ieri sera.
I familiari, eseguendo la volontà di Margherita Licata Zermani, hanno autorizzato l'espianto delle due cornee, del polmone, dei reni, del fegato, del pancreas e del cuore.
«Il nobile gesto della donazione degli organi - ha commentato il dott. Vito Milisenna dell’ospedale di Caltanissetta- è stato possibile grazie alla disponibilità del marito della donna deceduta e delle due figlie che la coppia aveva. I familiari hanno infatti dichiarato che la congiunta, in vita, aveva espresso il desiderio di donare i propri organi in caso di morte. Grazie a questa famiglia di Sciacca, molte persone potranno migliorare la loro qualità di vita e altri addirittura potranno “rinascere”. Con le due cornee, le due parti del polmone, i due reni, il fegato, il pancreas e il cuore, saranno dieci le persone che potranno giovarsi di questo grande atto di generosità.
I familiari, eseguendo la volontà di Margherita Licata Zermani, hanno autorizzato l'espianto delle due cornee, del polmone, dei reni, del fegato, del pancreas e del cuore.
«Il nobile gesto della donazione degli organi - ha commentato il dott. Vito Milisenna dell’ospedale di Caltanissetta- è stato possibile grazie alla disponibilità del marito della donna deceduta e delle due figlie che la coppia aveva. I familiari hanno infatti dichiarato che la congiunta, in vita, aveva espresso il desiderio di donare i propri organi in caso di morte. Grazie a questa famiglia di Sciacca, molte persone potranno migliorare la loro qualità di vita e altri addirittura potranno “rinascere”. Con le due cornee, le due parti del polmone, i due reni, il fegato, il pancreas e il cuore, saranno dieci le persone che potranno giovarsi di questo grande atto di generosità.
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