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Sciacca, Ribera e Menfi saranno collegate da una pista ciclabile che verrà realizzata lungo il percorso della relativa linea ferroviaria ormai soppressa.
L’annuncio ufficiale è stato dato a Sciacca dall’Assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità regionale Luigi Gentile.
Si tratta di un Bando europeo al quale ha partecipato anche il Comune di Sciacca e che adesso prevede un finanziamento di ben 7 milioni di euro per la realizzazione del progetto “Greenway Ferdinandea” approvato anche dalla giunta municipale di Sciacca.
“Subito dopo la pubblicazione del decreto, che potrà avvenire già venerdi prossimo sulla gazzetta ufficiale, afferma l’assessore Gentile, si darà il via per l’espletamento delle gare d’appalto. Questo progetto testimonia l’attenzione che il governo della regione riserva a questo territorio”.
Particolare soddisfazione esprime anche l’Assessore alla promozione turistica di Sciacca Alberto Sabella che afferma “E’ un iniziativa di straordinaria importanza per la valorizzazione del nostro territorio perché ci consente di avvicinare maggiormanete alla città anche coloro che soggiornano nelle strutture turistiche che si trovano lungo la costa”.
Il termine “greenway” tradotto letteralmente in italiano come “ via verde” è definito come “un sistema di territori lineari tra loro connessi che sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere benefici di tipo ricreativo, ecologico e storico-culturale”.
In particolare il Piano Regionale predisposto dal Dipartimento Trasporti della Regione Sicilia prevede, come principale obiettivo, il recupero delle linee ferroviarie dismesse riconvertendole in “greenways”, adibendo anche le stazioni e i caselli ferroviari a strutture ricettive per il ristoro.
Le linee ferroviarie dismesse inserite nel Piano della mobilità non motorizzata totalizzano 730 chilometri complessivi, tra cui anche la tratta Castelvetrano-Porto Empedocle. Il Piano è stato elaborato in linea con gli orientamenti europei riguardo alle greenways come modalità alternativa di trasporto sostenibile, rispettosa dell’ambiente e del patrimonio culturale rappresentato da tali infrastrutture abbandonate, il cui recupero è mirato anche a mantenere la memoria storica altrimenti persa per sempre.
Fonte: AgrigentoOggi.it
L’annuncio ufficiale è stato dato a Sciacca dall’Assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità regionale Luigi Gentile.
Si tratta di un Bando europeo al quale ha partecipato anche il Comune di Sciacca e che adesso prevede un finanziamento di ben 7 milioni di euro per la realizzazione del progetto “Greenway Ferdinandea” approvato anche dalla giunta municipale di Sciacca.
“Subito dopo la pubblicazione del decreto, che potrà avvenire già venerdi prossimo sulla gazzetta ufficiale, afferma l’assessore Gentile, si darà il via per l’espletamento delle gare d’appalto. Questo progetto testimonia l’attenzione che il governo della regione riserva a questo territorio”.
Particolare soddisfazione esprime anche l’Assessore alla promozione turistica di Sciacca Alberto Sabella che afferma “E’ un iniziativa di straordinaria importanza per la valorizzazione del nostro territorio perché ci consente di avvicinare maggiormanete alla città anche coloro che soggiornano nelle strutture turistiche che si trovano lungo la costa”.
Il termine “greenway” tradotto letteralmente in italiano come “ via verde” è definito come “un sistema di territori lineari tra loro connessi che sono protetti, gestiti e sviluppati in modo da ottenere benefici di tipo ricreativo, ecologico e storico-culturale”.
In particolare il Piano Regionale predisposto dal Dipartimento Trasporti della Regione Sicilia prevede, come principale obiettivo, il recupero delle linee ferroviarie dismesse riconvertendole in “greenways”, adibendo anche le stazioni e i caselli ferroviari a strutture ricettive per il ristoro.
Le linee ferroviarie dismesse inserite nel Piano della mobilità non motorizzata totalizzano 730 chilometri complessivi, tra cui anche la tratta Castelvetrano-Porto Empedocle. Il Piano è stato elaborato in linea con gli orientamenti europei riguardo alle greenways come modalità alternativa di trasporto sostenibile, rispettosa dell’ambiente e del patrimonio culturale rappresentato da tali infrastrutture abbandonate, il cui recupero è mirato anche a mantenere la memoria storica altrimenti persa per sempre.
Fonte: AgrigentoOggi.it
Mentre noi distruggiamo la ferrovia con queste piste ciclabile inutile, in sardegna vogliono il riconoscimento da parte dell' Unesco per il loro treno verde.In sicilia si distrugge solo......che vergogna.
RispondiEliminache peccato....si sarebbe potuto sfruttare quella linea per guadagnare in immagine.....si mangiano tutti questi soldi per niente. Che città disgraziata!
RispondiEliminavi debbo dire che la RFI Rete Ferroviaria Italiana non vede l'ora di togliersi il peso di dover pulire ogni tanto il sedime ferroviario, ha svenduto e venduto caselli e pezzi di ferrovia sono loro il problema.
RispondiEliminaFortunatamente con questi finanziamenti si riuscirà a portare benefici economici e di immagine a questa città.
Inoltre ci sarà la novità Wireless vicino la tratta ferroviaria, il Comune tramite il Voip potrebbe risparmiare migliaia di euro di telefonate...vedrete che sarà un aspetto molto positivo vedere la pista ciclabile a Sciacca, l'unica in Europa con 4km di Galleria!
Che RFI vende le aree e una cosa saputa e lo fà in tutta italia, si poteva attuare direttamente il ripristino invece di fare questa opera che non verra mai sfruttata in pieno, cosa che non succede con il treno. In liguria queste piste hanno avuto successo perchè collegano paesi molto vicino a loro e senza salite, questa pista che faranno qui è tutto il contrario. Solo la regione Sardegna ha capito l'opportunita che da un treno turistico. C'è da ricordare che la Merano-Malles in Val Venosta(linea dove pultroppo una settimana fà c'è stato quel bruttissimo incidente ferroviario)era una linea considerata ramo secco (come la nostra) è la volevano trasformare in pista ciclabile, nel 2001 la regione l'ha comprata e ora trasporta più di 1 milione di persone all'anno. Ci rimarra un opera inutile rimpiangendo il trenino....
RispondiEliminaQuesta pista ciclabile in futuro potrebbe prevedere un treno speciale turistico, treno gommato.
RispondiEliminaper le pendenze ti assicuro che non superano le 2%, sono ferrovie che utilizzavano lo scartamento ridotto quindi con pendenze molto ma molto basse!
in questo progetto c'è anke la mia mano per questo ti rispondo con queste descrizioni!
RispondiEliminaUn treno gommato non ne lo stesso del treno su ferro, non ha lo stesso fascino, non crea il fascino che da una locomotiva a vapore. Le salite sono del 25 per mille, e le ferrovie a scartamento ridotto sono anche "ridotte" perchè superavano pendenze considerevoli.Una cosa che penso io è: ma con le temperature che si raggiungono in estete, chi è che si prende la bici? Il turista prendera il solito autobus, che riempie sempre più le nostre strade e aumentando l'inquinamento. Peccato però, questi comuni hanno perso una grande opportunità. E vi voglio anche ricordare che il progetto di ripristino non era tanto costoso come hanno fatto credere.....
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