La San Leone Energy, società irlandese con una sede in un piccolo paesino della Puglia, intenzionata a cercare greggio nel mare di Sciacca e nella costa agrigentina, non avrebbe ancora dato inizio alla nuova procedura di pubblicizzazione degli atti del progetto presso gli enti locali interessati, impostagli dal ministero dell’ambiente con un provvedimento del luglio scorso. A far cambiare idea alla società potrebbe essere stato anche l’obbligo, in base al decreto Prestigiacomo, entrato in vigore pochi giorni fa e che detta nuove norme per l’ottenimento dei permessi di ricerche di idrocarburi, di sottoporsi ad una più complessa procedura di valutazione di impatto ambientale. Del problema si era interessato il deputato nazionale del Pdl Giuseppe Marinello che, proprio in un incontro con la Prestigiacomo aveva ricevuto assicurazioni in tal senso, prospettando i rischi che le prospezioni petrolifere potevano causare nel mare di Sciacca dove, pochi anni addietro, era stato scoperto un vulcano sottomarino.
Fonte: AgrigentoFlash.it
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