13 mag 2014 - Un “atto doveroso” l’intitolazione della
biblioteca comunale di Sciacca al mecenate e filantropo saccense mons. Aurelio
Cassar. È quanto hanno dichiarato il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore ai
Beni Culturali Salvatore Monte presenziando la solenne cerimonia di questa
mattina nell’antico atrio superiore del Palazzo Municipale, davanti a un folto
pubblico. Presenti autorità cittadine, numerosi consiglieri comunali, dirigenti
comunali, scolaresche, operatori culturali, familiari di mons. Cassar.
Sono
intervenuti la sovrintendente ai Beni Culturali di Agrigento Caterina Greco, il
funzionario della biblioteca Giovanni Tagliavia, l’arciprete don Carmelo Lo Bue
che ha benedetto i locali.
Nel corso della cerimonia, è stata
illustrata la figura di mons. Aurelio Cassar, storico fondatore e primo
direttore della biblioteca cittadina nel 1920 in piazza Don Minzoni. Solo negli
anni ’30 venne trasferita negli attuali locali del Collegio dei Gesuiti. Cassar
donò tutto il suo patrimonio librario alla città, recuperò la favolosa
scaffalatura del Fondo Antico e dispose la costruzione della scaffalatura delle
altre sale. Uomo di cultura e sacerdote dal 1918, fondò il Ricovero di
mendicità Boccone del Povero.
Gli interventi hanno evidenziato l’importanza
della biblioteca cittadina come punto di riferimento della cultura saccense,
invitando gli studenti a vivere l’istituzione e a servirsi del patrimonio
librario con libri di carta che, come ha detto il sindaco Fabrizio Di Paola, conservano
il loro grandissimo valore in un’era dominata dal digitale.
L’intitolazione di oggi è stata trascritta
dal sindaco Fabrizio Di Paola tra gli eventi più importanti del settecentesco
manoscritto Libro Verde con la firma dell’assessore Monte, del segretario
generale Carmelo Burgio, della sovrintendente Greco, del nipote di mons. Aurelio
Cassar lo storico Francesco Cassar, dell’arciprete Lo Bue e del funzionario
della biblioteca Giovanni Tagliavia.
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