Le nove citta' capoluogo di provincia della Sicilia, i comuni siciliani che rientrano nel club dei borghi piu' belli d'Italia riconosciuti dalla Consulta del turismo dell'Anci, insieme ai centri che vantano beni dichiarati dall'Unesco patrimonio dell'Umanita', le isole minori e 24 centri di "conclamata storica valenza turistica".
Sono 57 i comuni siciliani che il decreto firmato dall'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, individua come localita' a vocazione turistica. Accanto ai capoluoghi di provincia, il decreto riconosce, in provincia di Agrigento, localita' a vocazione turistica i comuni di Sciacca, Ribera e Menfi. Ma non finisce qui, perché come sappiamo il decreto era stato fatto, poi alcuni comuni hanno protestato e Tranchida ha rifatto l'elenco. Quindi, per quei comuni che sono stati esclusi, niente è perduto. Per verificare l'esistenza di altre localita' da inserire nel piano settoriale, e' stato approvato un bando per consentire ai comuni di presentare una manifestazione di interesse. Per essere inseriti, i comuni ne devono possedere almeno quattro. Sara' una commissione poi a valutarne l'effettivo possesso. Secondo il decreto, queste sono le caratteristiche richieste: l'adeguata presenza di beni culturali, artistici e architettonici; la collocazione all'interno di parchi regionali; la localizzazione paesaggistica e naturalistica, la persistenza e la tutela dei centri storici, l'adeguata dotazione infrastrutturale alberghiera (che comprende alberghi, agriturismi, turismo rurale, paesi-albergo, case vacanza, bed and breakfast); l'organizzazione, da oltre un triennio di manifestazioni, rassegne o grandi eventi culturali e un'adeguata presenza turistica, in base ai dati riferiti agli ultimi tre anni.
Fonte: Corriere di Sciacca
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