Si è conclusa a Trapani la seconda edizione di Siciliamo, evento legato alla valorizzazione dei prodotti autoctoni della regione Sicilia sotto la supervisione dal giornalista ed esperto in eno-gastronomia Luigi Cremona (noto per la sua partecipazione alla “prova del cuoco”, programma in onda su Rai 1). L’iniziativa è stata promossa dalla Camera di Commercio di Trapani e come spiega il Presidente Giuseppe Pace – “punta a divenire un appuntamento stabile nel circuito gastronomico internazionale”. La chiusura dell’evento è stato caratterizzato dalla finale del “SICILIAN COOKING CUP”, che ha visto la squadra di casa aggiudicarsi il primo posto assoluto, dopo una lunga ed appassionante sfida a colpi di ingredienti e consistenze. Lo show cooking, si è svolto sotto gl’occhi di un attenta giuria composta da 15 esperti del gusto, tra giornalisti di settore e chef di nota fama nazionale, che con la loro sapiente esperienza hanno valutato e scelto le migliori ricette presentate. La sfida ha visto contendersi il titolo tra le quattro squadre in rappresentanza della “Val di Noto”, “Val di Mazara”, “Val Demone” e “Trapani”, tutti professionisti della cucina e della pasticceria made in Siclily.
Ad aggiudicassi la finale quest’anno sono state le squadre di Trapani, capitanate da Gianni Zichichi e la squadra di Ragusa, capitanata da Peppe Barone. Per questa seconda edizione l’organizzazione ha scelto come tema della finale il pesce povero e le erbe di campo, lontano dalle materie prime costose e senza storia. “Ciò ha comportato un lungo studio preliminare per la scelta delle materie prime rigorosamente di stagione e per la scelta della ricetta da portare in gara, una scelta frutto di un lungo lavoro di ricerca, test ed assaggi con l’intendo di stupire la giuria”, cosa non facile spiega il vincitore e capitano della squadra di Trapani, Gianni Zichichi, un giovane dalle buone doti culinarie . “Una gioia grande tre volte” – racconta lo chef, “forte soddisfazione per la vittoria da Capitano, grande la gioia per aver creato una squadra compatta e davvero entusiasmante è stato aver condiviso con il talentuoso fratello Antonio, la vittoria.” La squadra in rappresentanza di Trapani era composta da Emanuele Russo, che ha presentato in finale l’antipasto composto da: Alici marinate all’arancia con misticanze e pesche con salsa di menta; ha fatto seguito Alessio Zichichi pasta chef, alla sua prima apparizione ad un concorso culinario, con: Tagliolini verdi in ragù di triglia e finocchio selvatico. Ha poi fatto seguito un secondo piatto di: Filetto di tonno al fieno e per finire dalle abili ed espedienti mani di Vito Filangheri, noto pasticcere dell’isola, una Rosellina di gelato al Marsala con ganache di cannella salata e scaglie di pasta frolla con profumo di Marsala e fiori d’arancia. Come testimonia il protagonista del piatto, a fine gara commenta: “ho voluto giocare sulla consistenza dei lavorati: ganache morbido, il gelato per la freschezza e la pasta frolla per la morbida consistenza”. Questo il menù che ha permesso con soli 15 punti di scarto alla squadra trapanese di aggiudicarsi l’edizione 2010 di Siciliamo.
Tante le emozioni a caldo dei vincitori, un Gianni Zichichi emozionato per la vittoria del menù ideato insieme a quelli che lui ama definire “una squadra composta da persone di fiducia, veri amici, con i quali ho condiviso i saperi con i piaceri della tavola. A vincere – dichiara- sono stati il primo piatto ed il dessert, lì abbiamo fatto la differenza”. E’ dello stesso avviso il giovane diciottenne Alessio Zichichi, peraltro al suo esordio in un concorso. Racconta ancora emozionato “Devo ringraziare il mio maestro-fratello Gianni, è grazie a lui che oggi nutro un forte sentimento per i fornelli e per le pentole. Ero appena tredicenne quando entrai per gioco in cucina, appena dopo un anno iniziai a studiare, annotando ricette. Non mi aspettavo di vincere, conclude, e credo che sia stata premiata la mia giovane età. Ricordo ancora quella signora nel clou del concorso, alzarsi dalla sua sedia per complimentarsi. E pensare che lavoravo anche senza una paga sino a qualche anno fa ”. Congratulazioni arrivano anche da parte di Emanuele Russo alla Camera di Commercio ed all’organizzazione tutta “impeccabile in ogni suo aspetto” sintetizza. “Poi partecipare con amici e colleghi è per me un grande piacere”. Un evento pertanto costruito dalla comunità, ama definirla Luigi Cremona, un evento che può e deve migliorare, in una terra che ha bisogno di più cultura e più attenzione al fine di raggiungere quell’eccellenza dei valori locali ancora non bene definiti”. Grande inoltre è stata l’attenzione riservata ai prodotti a km zero, ed alle materie prime di basso costo ma dal grande valore, considerati il light motif delle giornate trapanesi. Giudiziosi per misura e dal buon livello tecnico, definisce i partecipanti, e conclude dando un arrivederci al SICILIAMO 3, con la speranza di ritrovare quel gusto, quell’armonia e quella persistenza trovata in quelle singolari creazioni.
Riccardo GuzzardoAd aggiudicassi la finale quest’anno sono state le squadre di Trapani, capitanate da Gianni Zichichi e la squadra di Ragusa, capitanata da Peppe Barone. Per questa seconda edizione l’organizzazione ha scelto come tema della finale il pesce povero e le erbe di campo, lontano dalle materie prime costose e senza storia. “Ciò ha comportato un lungo studio preliminare per la scelta delle materie prime rigorosamente di stagione e per la scelta della ricetta da portare in gara, una scelta frutto di un lungo lavoro di ricerca, test ed assaggi con l’intendo di stupire la giuria”, cosa non facile spiega il vincitore e capitano della squadra di Trapani, Gianni Zichichi, un giovane dalle buone doti culinarie . “Una gioia grande tre volte” – racconta lo chef, “forte soddisfazione per la vittoria da Capitano, grande la gioia per aver creato una squadra compatta e davvero entusiasmante è stato aver condiviso con il talentuoso fratello Antonio, la vittoria.” La squadra in rappresentanza di Trapani era composta da Emanuele Russo, che ha presentato in finale l’antipasto composto da: Alici marinate all’arancia con misticanze e pesche con salsa di menta; ha fatto seguito Alessio Zichichi pasta chef, alla sua prima apparizione ad un concorso culinario, con: Tagliolini verdi in ragù di triglia e finocchio selvatico. Ha poi fatto seguito un secondo piatto di: Filetto di tonno al fieno e per finire dalle abili ed espedienti mani di Vito Filangheri, noto pasticcere dell’isola, una Rosellina di gelato al Marsala con ganache di cannella salata e scaglie di pasta frolla con profumo di Marsala e fiori d’arancia. Come testimonia il protagonista del piatto, a fine gara commenta: “ho voluto giocare sulla consistenza dei lavorati: ganache morbido, il gelato per la freschezza e la pasta frolla per la morbida consistenza”. Questo il menù che ha permesso con soli 15 punti di scarto alla squadra trapanese di aggiudicarsi l’edizione 2010 di Siciliamo.
Tante le emozioni a caldo dei vincitori, un Gianni Zichichi emozionato per la vittoria del menù ideato insieme a quelli che lui ama definire “una squadra composta da persone di fiducia, veri amici, con i quali ho condiviso i saperi con i piaceri della tavola. A vincere – dichiara- sono stati il primo piatto ed il dessert, lì abbiamo fatto la differenza”. E’ dello stesso avviso il giovane diciottenne Alessio Zichichi, peraltro al suo esordio in un concorso. Racconta ancora emozionato “Devo ringraziare il mio maestro-fratello Gianni, è grazie a lui che oggi nutro un forte sentimento per i fornelli e per le pentole. Ero appena tredicenne quando entrai per gioco in cucina, appena dopo un anno iniziai a studiare, annotando ricette. Non mi aspettavo di vincere, conclude, e credo che sia stata premiata la mia giovane età. Ricordo ancora quella signora nel clou del concorso, alzarsi dalla sua sedia per complimentarsi. E pensare che lavoravo anche senza una paga sino a qualche anno fa ”. Congratulazioni arrivano anche da parte di Emanuele Russo alla Camera di Commercio ed all’organizzazione tutta “impeccabile in ogni suo aspetto” sintetizza. “Poi partecipare con amici e colleghi è per me un grande piacere”. Un evento pertanto costruito dalla comunità, ama definirla Luigi Cremona, un evento che può e deve migliorare, in una terra che ha bisogno di più cultura e più attenzione al fine di raggiungere quell’eccellenza dei valori locali ancora non bene definiti”. Grande inoltre è stata l’attenzione riservata ai prodotti a km zero, ed alle materie prime di basso costo ma dal grande valore, considerati il light motif delle giornate trapanesi. Giudiziosi per misura e dal buon livello tecnico, definisce i partecipanti, e conclude dando un arrivederci al SICILIAMO 3, con la speranza di ritrovare quel gusto, quell’armonia e quella persistenza trovata in quelle singolari creazioni.
Fonte: LiveSicilia.it
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